analisi dell'allenamento

Analisi dell’allenamento – Prima parte

Saper fare una corretta valutazione delle proprie uscite permette di controllare lo stato di forma, verificare di aver eseguito in maniera ottimale l’allenamento e ricavare i dati ideali per gestire e impostare gli impegni successivi.

Un’analisi dell’allenamento approfondita può richiedere molto impegno e competenze specifiche, ma vediamo insieme alcune regole che possono aiutare tutti a fare un discreto lavoro senza essere necessariamente degli esperti del settore.

  1. METTITI COMODO E PRENDITI IL TUO TEMPO

Ogni ciclocomputer fornisce dei dati immediatamente dopo la fine, o addirittura durante l’uscita se utilizzate delle schermate parziali o la funzione lap.

A meno di esigenze particolari di gestione dei lavori, il primo consiglio è quello di non farvi prendere dalla fretta. In uno stato di affaticamento e magari scombussolati dagli ormoni le facoltà mentali sono sicuramente meno efficienti. Scaricate i dati sul vostro software di fiducia e analizzateli quando sapete di avere il tempo per farlo, riposati e senza essere disturbati.

Nella gestione di un programma di preparazione l’analisi dell’allenamento è un processo fondamentale.

Potrete fare i vostri ragionamenti e le vostre analisi più lucidamente e magari fare considerazioni e avere intuizioni che altrimenti vi sarebbero sfuggite.

  1. FAI UNA PANORAMICA CON I DATI SOMMATORI

In fase di analisi dell’allenamento, la prima cosa che avete a disposizione è solitamente la schermata con i dati sommatori. E’ importante saperli interpretare e controllare che soddisfino gli obiettivi che ci si era prefissati.

Vediamo quali sono e commentiamo i più importanti.

 

Durata, distanza e velocità media

Sono i dati base che anche il più economico dei ciclocomputer può fornire con esattezza, e permettono di quantificare il volume di ciò che è stato fatto.

Tra i 3 è probabilmente la durata quello maggiormente da tenere in considerazione. Il nostro fisico e i nostri metabolismi non dipendono dai km che percorriamo, ma da quanto a lungo abbiamo mantenuto determinati sforzi. Distanza e di conseguenza velocità sono invece influenzati molto da percorso, terreno, condizioni atmosferiche, ecc….

analisi dell'allenamento

Kilojoule (kj) e kilocalorie (kcal)

Quando pedaliamo, il nostro consumo energetico si basa sulla quantità di lavoro prodotto. Questo, calcolato in Joule in base alla potenza prodotta, viene per convenzione convertito in Calorie sulla base di un rapporto 1:1.

Sapere quanta energia abbiamo utilizzato ci aiuta a calcolare quanto e come abbiamo bisogno di alimentarci, per evitare dei cali durante l’attività o per ricaricarci al meglio dopo un allenamento e, soprattutto per chi ha bisogno di controllare il proprio peso, è fondamentale per quantificare le proprie dosi.

 

Dislivello positivo

Il dislivello è un valore molto utile per capire la “durezza” del percorso affrontato.

Tutti i ciclisti vorrebbero migliorare le prestazioni in salita. Monitorare il dislivello può rivelarsi utile per programmarne una progressione gradualmente crescente durante la preparazione, fino a raggiungere il vostro obiettivo o un record personale.

 

TSS (Training Stress Score)

E’ più stressante fare un’ora in soglia, o due sotto soglia? Fare un lavoro intermittente, o delle ripetute steady state? Comparare allenamenti diversi tra loro è sempre stato complicato e proprio per questo è nato il TSS, un valore che punta a quantificare lo stress fisiologico di ogni seduta. Tenerlo controllato ci aiuterà a farci un’idea di quanto è stato fisicamente impegnativo ciò che abbiamo fatto, a confrontare allenamenti diversi e a valutare e impostare i programmi successivi.

Potenza Normalizzata e Potenza Media

La potenza media di un’uscita può rivelarsi spesso un dato fuorviante a casa dell’alta variabilità della potenza stessa. Potremmo ad esempio ricavare lo stesso valore da due tipi di allenamento completamente diversi.

Più attendibile per valutare l’impegno metabolico profuso è il valore di Potenza Normalizzata, che rappresenta la potenza che avremmo potuto mantenere allo stesso costo fisiologico e per lo stesso tempo se la sua erogazione fosse state perfettamente costante.

Maggiore è la differenza tra questi due valori, più ci sono state variazioni di intensità, se i due valori sono simili o uguali significa invece che l’intensità è stata fondamentalmente costante.

 

Intensity Factor

Il Fattore d’Intensità, ottenuto dal rapporto tra NP e FTP del soggetto, permette di valutare quanto sia stato impegnativo l’allenamento, e di monitorare i progressi della performance.

Un calo del fattore d’intensità dello stesso allenamento svolto in periodi diversi, sarebbe interpretabile come un minor sforzo per effettuare lo stesso lavoro, e quindi traducibile in un miglioramento delle prestazioni.

Allo stesso modo notare un valore di IF eccessivo (ad esempio un valore superiore a 1 in allenamenti di un’ora o più) indicherebbe probabilmente un aumento della vostra FTP.

 

  1. CONTROLLA I GRAFICI PRINCIPALI

To be continued….

 

Daniele Bazzana – BC Training

Preparatore Atletico e Biomeccanico

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