Posizionare le tacchette da ciclismo: avanzate o arretrate?
Il modo in cui i nostri piedi si muovono e sono posizionati influenza direttamente il carico sulle articolazioni, la stabilità in sella e l’efficienza della pedalata.
L’appoggio dei piedi sui pedali è estremamente importante. E’ attraverso di esso che si trasferisce la potenza dal corpo al mezzo meccanico, e il modo in cui i nostri piedi si muovono e sono posizionati influenza direttamente il carico sulle articolazioni, la stabilità in sella e l’efficienza della pedalata.
TACCHETTE TUTTE AVANZATE?
Tradizionalmente, l’approccio più adottato dalla maggior parte dei biomeccanici è quello di montare le tacchette molto avanti, facendo cadere la 1^ Testa Metatarsale sull’asse del pedale. Ciò perché si è sempre pensato che questo sia il punto migliore per fare efficacemente forza sul pedale.
Quest’ipotesi si è talmente diffusa e radicata nell’ambiente, che addirittura la struttura delle stesse scarpe da ciclismo generalmente favorisce una posizione avanzata delle tacchette.
Nell’immagine tacchette arretrate (sx) e tacchette avanzate (dx)
Si tratta però di un’idea che presenta un problema principale: deriva da un tentativo arbitrario di trasportare la biomeccanica della corsa, nella quale la spinta sulla 1^ TM è fondamentale, in un contesto completamente diverso.
QUESTIONE DI FISICA
Tecnicamente, cosa cambia se le tacchette sono avanzate o arretrate?
Innanzitutto la leva.
Più le tacchette sono avanzate, più il piede è arretrato, e ciò crea ovviamente una leva maggiore tra l’asse del pedale e la caviglia.
Una leva maggiore comporta un maggior intervento del tricipite surale (polpaccio)
il cui fine principale nella pedalata è però quello di stabilizzare la caviglia, e non di partecipare alla propulsione (eccezione fatta durante brevi e intense accelerazioni).
Ciò comporta una serie di problematiche principali:
- Un maggior intervento muscolare del tricipite surale significa un maggior dispendio energetico per mantenere la stabilità della caviglia.
- Il gastrocnemio (che insieme al soleo forma il tricipite surale) è composto prevalentemente da fibre veloci, poco efficienti sulle lunghe durate.
- La scarsa resistenza delle fibre veloci e una tonicità generalmente asimmetrica dei polpacci, può portare a un certo punto a un sensibile aumento dell’instabilità in sella.
- Man mano il polpaccio si affatica, il controllo sulla caviglia si abbassa e questo può provocare una modifica nella biomeccanica della pedalata con perdita di funzionalità della stessa.
- Tutte le motivazioni precedenti portano a un maggiore stress muscolo-tendineo sulle varie articolazioni che partecipano alla pedalata, aumentando il rischio di infortuni.
VANTAGGI DELLE TACCHETTE ARRETRATE
Montare le tacchette arretrate verso la 5^ Testa Metatarsale, come abbiamo visto riduce la leva tra l’asse del pedale e la caviglia, portando una serie di vantaggi alla pedalata:
- Si riduce lo stress sul tendine d’achille.
- Si riduce il carico muscolare sul tricipite surale.
- Aumenta la stabilità in sella.
- Si riduce la pressione alle dita dei piedi, prevenendo fastidi e formicolii.
Su lunghe distanze è generalmente consigliato posizionare le tacchette arretrate.
Di contro, una posizione avanzata delle tacchette, proprio sfruttando maggiormente la spinta del tricipite, favorisce i repentini cambi di velocità (ma non influenza la massima velocità raggiunta).
TRIATHLON E DUATHLON
Una parentesi a parte meritano le multidiscipline. La resa nella frazione di corsa è senza dubbio influenzata da ciò che avviene prima.
Uno studio del 2012 ha mostrato dei miglioramenti nella corsa arretrando le tacchette agli atleti testati, probabilmente dovuto all’aver preservato l’azione del tricipite surale nella precedente frazione in bicicletta. Vantaggio però che non si è riscontrato in un altro studio del 2013 che ha testato invece triatleti su brevi distanze.
CONCLUSIONI
La scelta della posizione ideale come sempre non può essere arbitraria, ma va adattata e personalizzata alle esigenze di ciascuno.
Gli studi scientifici hanno infatti dimostrato che, anche modificando l’arretramento delle tacchette, non ci sono sostanziali modifiche nella performance di atleti di alto livello. Considerando che questi studi non danno tempo all’atleta di adattarsi alle modifiche, suggeriscono comunque che la differenza sul breve termine non sia tanto da ricercarsi nella prestazione in sé, quanto più nei positivi adattamenti ottenibili nel lungo periodo.
Per chi ha interesse a prevalere in prove brevi (sprint, criterium, prove in pista) un posizionamento avanzato delle tacchette può essere più redditizio nel singolo contesto. Per chi invece sostiene soprattutto uscite e gare di maggior durata, un posizionamento arretrato favorisce il comfort e la stabilità in sella, prevenendo l’insorgenza di possibili infortuni.
BIBLIOGRAFIA
- “The effects of cleat location on muscle recruitment strategies of cycling.” – Thomas Morton McDaniel, 2006
- “The effects of cycling cleat position on subsequent running performance in a simulated duathlon.” – Carl D Paton, Timothy Jardine, 2012
- “Shoe cleat position during cycling and its effect on subsequent running peformance in triathletes.” – Tomas Viker, Matt X Richardson, 2013
- “Is economy of competitive cyclist affected by the anterior-posterior foot position on the pedal?” – J R Van Sickle Jr, M L Hull, 2006
- “Effects of shoe cleat position on physiology and performance of competitive cyclist.” – Carl D Paton, 2009
Daniele Bazzana – BC Training
Preparatore Atletico e Biomeccanico