acido acetico

Integratori per il ciclismo, parte 2 (Ep. 83)

Nella seconda parte del nostro approfondimento sul mondo dell’integrazione nel ciclismo, torniamo a parlare con Marco Gallizioli, nutrizionista sportivo e laureato in Scienze della Nutrizione Umana, per esplorare il reale utilizzo di tre tra gli integratori più discussi (e spesso fraintesi): beta-alanina, nitrati e acido acetico.

Quando servono davvero gli integratori?

Una delle domande più frequenti tra gli atleti amatori è: “Devo davvero assumere integratori?”

Come spiega Marco, non esistono soluzioni universali. L’efficacia di un integratore dipende da:

  • il tipo di sport e le sue richieste fisiologiche;

  • la frequenza e intensità degli allenamenti;

  • lo stato nutrizionale e la dieta dell’atleta;

  • il momento dell’assunzione e le modalità di utilizzo.

Beta-alanina

La beta-alanina agisce come precursore della carnosina, una molecola tampone che aiuta a ridurre l’accumulo di acido lattico nei muscoli, ritardando così l’affaticamento.

Quando può essere utile:

  • Negli sport dove sono richiesti sforzi intensi e ripetuti (come cronoscalate, gare a circuito, criterium).

  • Solo se assunta con costanza per almeno 4 settimane: l’effetto non è acuto.

Attenzione:

  • Può provocare parestesia (formicolio), un effetto collaterale temporaneo ma fastidioso se non gestito bene.

  • Va periodizzata come un vero e proprio protocollo di integrazione.

Nitrati (es. succo di barbabietola)

I nitrati sono precursori dell’ossido nitrico, con effetto vasodilatatore e miglioramento dell’efficienza mitocondriale.

Quando usarli:

  • In gare ad alta intensità, specie con pendenze e cambi di ritmo.

  • Come strategia nei giorni precedenti o il giorno stesso della gara.

Limiti:

  • L’effetto è più evidente in atleti meno allenati.

  • Serve standardizzare bene la dose per evitare problemi gastrointestinali o inefficacia.

Acido acetico e crampi

L’uso dell’acido acetico (es. succo di sottaceti o prodotti a base di aceto) è stato proposto per alleviare i crampi muscolari, agendo a livello neurologico.

Cosa dice la scienza?

  • Le evidenze sono ancora scarse e controverse.

  • Non previene i crampi, ma può interromperli nel momento acuto tramite un’azione riflessa sulla bocca e gola.

Utilizzo reale?

  • Può essere un’opzione di emergenza, ma non sostituisce un’adeguata preparazione fisica e nutrizionale.

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