Analisi dell’allenamento – Seconda parte
In questa seconda parte approfondiamo quegli aspetti meno immediati in fase di analisi, che richiedono un attimo più di pazienza, ma che sono comunque facilmente a portata di mano.
Continuiamo l’approfondimento su come effettuare facilmente un’analisi dell’allenamento efficace.
Prima di procedere è però fondamentale che abbiate letto la prima parte su questo tema. Se non l’avete fatto andate a questo link, ci rivediamo qui tra 5 minuti.
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CONTROLLA I GRAFICI PRINCIPALI
Una volta scaricati i dati su un qualsiasi software di archivio e/o analisi, questo vi fornisce una selezione più o meno fornita di grafici, farciti di statistiche di vario genere su potenza, frequenza cardiaca, cadenza di pedalata, ecc…
In base all’obiettivo dell’allenamento può interessarvene più uno rispetto a un altro, ma ce ne sono alcuni che un’occhiata se la meritano sempre o quasi.
Grafico orizzontale
Il grafico orizzontale fornisce una panoramica generale dell’allenamento, facilitando e permettendo diverse funzioni di analisi.
Incorpora tutti i dati rilevati, consentendo di analizzare velocemente l’andamento della potenza durante la pedalata. Facilita l’individuazione di determinati segmenti o punti di interesse, permette di analizzare il percorso e, per i più affezionati, affianca l’andamento dei watt a quello della frequenza cardiaca.
Il grafico orizzontale fa una vera e propria radiografia del vostro allenamento.
Grafico di distribuzione della potenza
E’ uno dei primi grafici che viene fornito dai software di analisi e mostra quanto tempo è stato effettivamente trascorso in ogni zona di intensità.
Il grafico di distribuzione della potenza permette di controllare se si ha effettivamente svolto correttamente l’allenamento. Se ad esempio si aveva in programma di effettuare delle ripetute in Z5, si vede subito se si è trascorso in quella zona il tempo richiesto o meno.
E’ molto utile anche in fase di analisi di una gara, per determinare i volumi richiesti ad ogni intensità dal modello di prestazione.
Grafico di distribuzione della cadenza di pedalata
Permette di vedere quanto tempo è stato effettivamente trascorso a determinate cadenze.
Controllare la distribuzione della cadenza può aiutare a monitorare un’eventuale cambiamento nel tempo del ritmo di pedalata, e rende più facile controllare che sia stata mantenuta la cadenza corretta nel caso di particolari lavori specifici.
Grafico dei picchi di potenza
È utile soprattutto in caso di lavori specifici di una durata determinata.
Controllando il picco di potenza relativo alla durata in questione si può notare se si è raggiunto il livello previsto o se ci sono state variazioni significative rispetto ai valori passati.
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UTILIZZA I LAP!
Spesso dimenticata, la funzione “LAP” è una delle più utili tra quelle consentite dai ciclocomputer. Consente di registrare delle frazioni dell’uscita e se correttamente utilizzata velocizza notevolmente la fase di analisi!
Immaginate di voler controllare la potenza media di ogni ripetuta che avete fatto nel vostro allenamento, magari per assicurarvi che fosse quella corretta o per confrontare i vari step tra loro, e di non aver fatto alcun LAP. Separare i dati nel post allenamento vi richiederebbe diversi minuti, mentre vi sarebbe bastato schiacciare un pulsantino al momento giusto per risparmiare tempo ed evitare dello stress aggiuntivo!
Attenzione però che abusarne e fare lap a ogni minima variazione nell’allenamento potrebbe produrre l’effetto contrario.
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CONFRONTA ALLENAMENTI UGUALI
Ogni allenamento è parte di una programmazione più ampia, è solo un tassello, e vedere i dati solo di una singola uscita a volte può essere limitante.
Se si svolgono più allenamenti uguali nel corso del tempo, è facile affiancarne i dati per farne un confronto per valutare eventuali variazioni nella performance. In questo modo si può capire se si è sulla buona strada o se è necessario modificare e riadattare i propri piani.
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SCRIVI GLI OBIETTIVI SUCCESSIVI
Una volta interpretati i dati, questi vanno sfruttati e riutilizzati per migliorare gli impegni successivi.
L’analisi dell’allenamento non dev’essere un’azione fine a sé stessa.
Se oggi avete concluso una serie da 5×5’ a 275 watt medi, la prossima volta potreste provare a farne 280; se in un intermittente all’esaurimento vi siete fermati alla decima ripetuta, potreste cercare di arrivare all’undicesima; ecc…
SCRIVERE i vostri nuovi obiettivi, basati sui risultati analizzati, aumenterà notevolmente in primis la capacità di ricordarvi cosa fare (fattore da non sottovalutare!), e in secondo luogo anche la probabilità stessa di successo! Ma su come impostare e gestire gli obiettivi parleremo un’altra volta.
Daniele Bazzana – BC Training
Preparatore Atletico e Biomeccanico